martedì 9 novembre 2010

New York - mood!

Io sto facendo lavatrici mentre tu stai costruendo una citta' con il lego. All'improvviso mi dici: "Mamma, mamma guarda...questi sono i grattacieli di New York City e questa e' la skytrain che passa sopra Bangkok". Il mio cuore, colpito e affondato. Hai aperto la finestra della mia immaginazione, figlia mia e dei miei ricordi. Mi fa sorridere pensare che io sono diventata famigliare con i lughi del mondo da sposata e tu, a quasi 5 anni, hai gia' la mappa del mondo e sai esattamente mostrarmi dove vive la tua amica C. a Shanghai, dove sei nata tu in Pennsylvania, dove abbiamo lasciato la nostra nanny a Bangkok, dove vivono i nonni a Milano, dove e' il Canada (Mamma, basta che guardi dove e' l'orso polare!!!!!), dove lavora la nostra amica A. in Africa...

A New York ci siamo andati due volte nell'ultimo anno e tu ti ricordi benissimo ed eri affascinata da quei grattacieli cosi' alti...ma non ricordi altri momenti in quella citta' perche' eri troppo piccola. Quando vivevamo in Pennsylvania, con Edoardo piccolo e tu di pochi mesi, siamo stati tante volte a visitare questa citta' nel fine settimana...Musei, la 5th Avenue, l'Empire State Building, i primi passi di Edoardo al Central Park, le nostre soste al tramonto appena dopo il ponte di Brooklin, con i nonni allo zoo di Central Park, il caffe' con le tarte alla marmellata dove papa' ci portava sempre su Lexington A., le giornate a Soho e East Village con i nostri amici francesi e tu, figlia mia, nel mio pancione di 8 mesi...E poi quei 5 giorni da sole io e te...mi hai "accompagnata" per un workshop...e nei momenti liberi da conferenze ti portavo a passeggiare avanti e indietro per la 5th Avenue, la Public Library, a Central Park presto al mattino con i musicisti di jazz e la gente che faceva yoga e tu che ti guardavi intorno...in quel momento mancavano pochi giorni alla nostra partenza per la Tailandia...ricordo tutta l'organizzazione per quel trasloco, dall'Occidente all'Oriente, dal freddo al caldo, dalle radici cristiano-cattoliche al buddismo, dalla certezza allo sconosciuto...e papa' che per non allarmarci, ci diceva "solo": "Sara' un po' diverso, un po' piu' di luci e rumori, un po' piu' di zanzare e afa ma andra' tutto benissimo!!!".

Cosi' ti ho raccontato, mentre tu giocavi...tu eri interessata ai miei racconti e io ho ricordato momenti di quella citta' che mi piace cosi' tanto...e ho recuperato qualche foto...



 












2 commenti:

  1. Cara Elena, che meraviglia i tuoi ricordi! TI ho letto con stupore e ammirazione. Ho guardato le foto e ho cercato di immaginarti in quei luoghi, a quanto "respiro" si possa prendere dal mondo intero. Poi ho guardato fuori dalla mia finestra. Ho visto il solito tetto, il solito albero, la solita strada... la "solita" vita di ogni giorno. Il mio sguardo, però, può cambiare ogni giorno! Oggi è più profondo e allegro ed è anche merito tuo. Grazie!

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  2. caro anonimo (ci conosciamo?), si puo' vedere la vita, la Vita, con stupore e meraviglia o si puo' vederla con stanchezza, scoraggiamneto, noia...a noi la scelta. La differenza? Nel primo caso l'orizzonte non ha confini e la vita diventa dono e donazione, nel secondo caso l'orizzonte finisce dove finiscono i nostri occhi...ti auguro di vivere con uno sguardo d'infinito!

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