sabato 13 novembre 2010

Capriccio-Nemico!

Oggi sono andata al supermercato da sola...esperienza stupenda. Di solito quando sono costretta ad andare con i bambini, fare la spesa diventa la gita della giornata, da prepararsi con cura! Mentre ero in coda alla cassa, davanti a me si e' verificata la solita scena in cui tante volte sono io la protagonista. Mamma con 3 bambini piccoli con carrello pieno da svuotare, pagare e andare via. Mentre la signora svuotava il carrello, a turno, i bambini hanno cominciato a piangere, urlare, pestare i piedi, scappare...La signora mi guardava con timore e vergogna, non sapendo piu' cosa fare per calmare i pianti. Probabilmente si sentiva in colpa per il disturbo sonoro che arrecava a me e alle altre persone...L'ho rassicurata. "Signora conosco i capricci, ho 4 figli piccoli! Tutto passa. Non si preoccupi, ferma e serena." le ho detto. La signora mi ha guardato tirando un sospiro e sentendosi capita.
A volte e' necessario, per il bene dei figli, sembrare anche antipatiche e senza cuore. Non e' la fine del mondo.

"Il capriccio per essere drammaturgicamente efficace deve avere queste caratteristiche:
- spettatori (ne basta anche uno solo, preferibilmente la mamma);
- conoscenza della reazione usuale degli spettatori(durata della resistenza);
- deve far sentire lo spettatore un inetto davanti a se stesso o ancor meglio davanti agli altri;
- deve far cadere nella trappola delle spiegazioni morali(merendina/fame nel mondo);
- deve farti sentire quasi odiata (Papà me lo fa fare) e spingerti all'odio verso il papà assente...
Quando qualcuna o tutte queste condizioni si avverano lo puoi riconoscere in tutta la sua essenza: capriccio doc. E non sai spiegarti come quell'esserino piccolo diventi ai tuoi occhi un lottatore di sumo pronto a combattere contro Titti. Ma quando il gioco si fa duro...
Proviamo a togliergli lo spettatore, o a spiazzarlo con una resistenza diversa, a non pensare al giudizio degli altri, a non temere la perdita affettiva, a non meditare ritorsioni coniugali, forse a volte a dire un semplice "Basta" ed uscire di scena.
Spesso il lottatore di sumo dopo qualche secondo viene a cercarti."
(mamma Isabel)

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