mercoledì 3 novembre 2010

Post-it

"Cosa c'e'?" mi chiedi alla fine della giornata, quando tutto tace e siamo finalmente solo noi due. Riesci sempre a cogliere ogni sfumatura del mio sguardo, della mia espressione. "Oggi ho sbagliato con i bambini. Ho risposto male, ho urlato, castighi esagerati..." ti ho risposto. Non mi chiedi come mai, perche'...lo sai, la ragione si chiama stanchezza. "Hai chiesto scusa?" mi chiedi. "Si, ma...", volendo argomentare quel certo sentimento di orgoglio ferito che resta quando si punta in alto ma ci si scontra poi con la nostra stessa fragilita' umana..."Cosa altro posso fare?" ti chiedo e tu mi rispondi: "Ricominciare. Da dove hai  sbagliato." "E basta?" "Basta".

Mi risollevi il cuore. I miei limiti, i miei difetti non ti spaventano. Li trasformi in possibilita'. Possibilita' per aprire il mio cuore. E ricominciare con un cuore nuovo.

Ma vai oltre. Sei marito e sei padre. Torni a casa l'indomani. Rivedi i bambini. Ti avvicini, ti fai raccontare. "Credo che qualcuno deve dire qualcosa alla mamma". I piu' grandi arrivano correndo, euforici, mi saltano addosso con un grande abbraccio..."Scusaaaaaa mammaaaaa!!!!!".  Ok. Il cuore si e' allargato da entrambe le parti.

2 commenti:

  1. Ele, viviamo le stesse identiche cose! Anch'io certi giorni la sera dico ad Andre che sono stata una mamma "brutta", urli eccessivi, modi bruschi...tanta stanchezza e fatiche...normale nella quotidianita'...alla fine appunto, uno "scusa" risolve tutto, alleggerisce il cuore, e si ricomincia...un abbraccio

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  2. ben detto! allora, continuiamo cosi'!

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