martedì 2 novembre 2010

Sopravvivere con dignita' alla cena

Ore 6 di sera. Tutti manifestano la propria stanchezza in modi diversi. Edoardo non vuole finire di leggere l'ultima parola nel quaderno. Carlo strappa i capelli a Benedetta, Benedetta gli risponde "Tu non sei invitato alla mia festa!" (ma quale festa, mi chiedo io???!!!) e cosi iniziano a rincorrersi per casa anche con le spade, Gabriele gioca, ride ma ogni tanto viene buttato a terra, cade dalle scale, mangia briciole e pennarelli...Poi tutto tace, 5 minuti (no, forse sono solo 10 secondi). Cerco di abbozzare un'idea per la cena. Per fortuna, su questo fronte sto imparando molto...un'amica mi ha suggerito di pensare nel week end a un menu' per la settimana e con quello andare a fare la spesa, avere sempre in casa gli ingredienti base e nelle emergenze metto su google quello che ho nel frigorifero e vedo se mi salta fuori un piatto. E poi tanta, tanta pazienza e flessibilita'...

Quando ho nella mia mente cosa cucinare, comincio...che impresa!!! Tutti arrivano affamati e stanchi..."Mamma cosa cucini?", "Mamma, dove e' il libro della ricerca?", "Mamma, sono in bagnooooooooo!!", "Mamma, Lelle ha la lingua gialla!!!", "Mamma, mi aiuti a costruire una tenda?"...decido di fermarmi e chiedere aiutoooooo.....ma a chi? Tu sei al lavoro, forse in riunione....(Perche' le riunioni le fanno alle 6 di sera???!!!!)...mi guardo intorno...li guardo e penso: "I piu' grandi possono capirmi..". Spiego loro che mamma e' stanca e ha bisogno di aiuto per preparare la cena. Tutto si calma.

Niente piu' e' pretesa ma offerta di aiuto..."Mamma...posso aiutarti?"...Una domanda semplice ma e' la domanda che piano, piano aiuta i figli a crescere, da "io" agli "altri"...

La cena e' pronta. Papa' arriva, suona la porta, grandi abbracci, fiumi di racconti sulla giornata, siamo a tavola...tutto sembrerebbe perfetto MA....la cena diventa di nuovo battaglia su tutti i fronti...una cantilena ripetuta ogni sera, nell'ordine:
- prima la Benedizione,
- stai composto,
- mangia con la forchetta,
- non urlare,
- mangia tutto quello che hai nel piatto,
- si mangia con la bocca chiusa,
- non si gioca con il cibo,
....quasi ogni sera, con melodie diverse ma sempre la stessa musica. E pensavo, ti chiedevo: "ma e' possibile che la cena puo' essere solo questo?"...mi lasci campo aperte nelle risposte...io le trovo e le discutiamo insieme.

Cosi' mi sono appuntata nella mia agenda: "cenare insieme". Ho chiesto ad un'amica un parere e...mi ha aperto un'orizzonte. Non sempre ce la faccio, ma ci proviamo insieme...

Cenare insieme a tavola e' un momento sacro per la famiglia. Si arriva stanchi, preoccupati, stressati, con la voglia di fare "mangi e fuggi"...ma li', attorno alla tavola c'e' la famiglia e spesso e' l'unico momento della giornata in cui ci siamo tutti. Le lotte, le litigate, i visi lunghi prima o dopo cena, mai durante. I figli cresceranno, non saranno sempre li', ma quello che deve rimanere e' la certezza vissuta e trasmessa un giorno, che fare famiglia, comunicarsi, conoscersi, ri-conoscersi, raccontarsi, confrontarsi e' piu' importante delle buone maniere, della buona educazione...almeno per una fase della vita, quando i tuoi figli sono piccoli e magari sono tanti e magari tu arrivi dal lavoro con tante preoccupazioni...lasciale fuori per il tempo della cena. Ascolta la giornata di tuo marito, di ognuno dei tuoi figli, chiudi un occhio (magari due) se non sono perfetti a tavola...le buone maniere c'e' il tempo per impararle e la vita stessa, gli altri sapranno insegnarle...quello che nessuno puo' insegnare ai tuoi figli, eccetto tu e tuo marito, e' la famiglia. Questi sono i momenti che rimarranno ai tuoi figli nello scrigno dei ricordi. Quando vedi che la cena sta diventando difficile da digerire per tutti...fermati, cambia tono, respira e....ama. Ogni tanto ripeti la musica, goccia dopo goccia, piano piano all'orecchio di ognuno, ricorda le buona maniere ma senza farne l'argomento di conversazione o di disperazione!!! Non e' sempre facile ma non e' impossibile.

3 commenti:

  1. E' proprio così forse un po' per tutte! Ma ora che Federica ha 13 anni e che comincia a dimostrare ciò che le è stato insegnato adora il momento della cena: situazione un poco diversa (siamo solo in 2!) ma è il momento in cui ci si racconta la giornata, e spesso dal racconto di un semplice episodio accaduto a scuola si giunge a riflettere su cose molto più importanti e io, mamma, comincio a scoprire i suoi pensieri più profondi, i suoi ideali, ciò in cui crede e ciò che invece denuncia... l'ascolto con occhi spalancati e mi rendo conto di quanto ogni fatica sia valsa veramente la pena perché lei ora ragazzina di 13 anni sia semplice e responsabile, capace di capire al volo quando sono veramente così stanca da non farcela, facendomi trovare la tavola apparecchiata e l'acqua per la pasta sul fuoco che bolle, mentre faccio al doccia, sapendomi dire: "mamma, smettila di lamentarti, ci sono cose più importanti di cui parlare!", riordinando la cucina dopo pranzo durante la settimana mentre io sono al lavoro, rifacendosi il letto alla mattina perché io possa uscire di casa presto per poter arrivare in orario al lavoro! Per questo, è proprio vero, c'è e ci vuole ogni giorno fatica, saper dare l'esempio, strategia, ma soprattutto sempre un sorriso e braccia capaci di accogliere in un grande abbraccio anche nei momenti più difficili. E' così, mamme, è come se dalle fatiche di ogni giorno si mettesse da parte piccole briciole che, un giorno, quando i nostri figli saranno grandi, ritroveremo far parte di una bellissima scultura!!!

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  2. mi sembra una storia vissuta in prima persona! meglio del 3D al cinema.
    sarà che pietro, ginevra e tommaso hanno molto in comune con i tuoi piccoli attori?
    sarà che io sono quello che suona alla porta dopo le riunioni delle sei o finite al telefono prima di metter piede in casa?
    cmq, la vera domanda è: ma la musica si sente in italiano, tailandese o inglese?
    un abbraccio

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  3. In fondo siamo tutti sulla stessa barca, caro Paolo! la musica, haime'!, ci si sforza di suonarla in italiano ma c'e' forte resistenza...i figli scelgono l'inglese o accenni di francese! e dalle tue parti?
    baci alla family

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