martedì 5 aprile 2011

Multitasking e 27esima ora: la mia specializzazione.

Multitasking: posso cucinare, svuotare i sacchetti della spesa, leggere o inventarmi una storia per i miei figli, ripassare francese con mio figlio piu' grande, indirizzare i pezzi di un puzzle, pensare ad un'amica che sta male, ricordarmi di fare una telefonata e avere i miei occhi raddoppiati per avere "uno sguardo veloce" su Gabriele che non si faccia male! Tutto piu' o meno nello stesso momento.

27esima ora: il nome da uno studio che attribuisce alle donne di oggi una giornata di 27 ore allungandosi su un confine di pubblico-privato che diventa sempre piu' flessibile e sempre piu' incerto. E' il compromesso quotidiano tra le esigenze della famiglia e del lavoro, tra la cura delle persone care e le scadenze professionali. E' il baratto quotidiano tra chi gli altri vogliono che noi siamo e chi noi vogliamo essere. E' la necessita/capacita' di tirare fuori da un 'minuto' una lavatrice accesa, un bucato steso, qualche pagina di un libro, tre telefonate, un appuntamento dal dottore...E' il tempo per sopravvivere tra casa, lavoro e se stesse.

Ma, mentre leggevo frettolosamente un post del Corriere, qualcuno ha chiesto: "Non e' che alcune donne oggi si creano necessita' che rispondono solo ad una esigenza di perfezionismo (e si stressano...)?".

Il pensiero mi ha incuriosito!

2 commenti:

  1. Cara Elena, l'ho letto anch'io (credo) quel post. Non é scritto forse da un uomo? quello che ha rimesso a posto la casa prima del ritorno della moglie da un viaggio di lavoro?

    Io credo che vivere la 27. ora sia senz'altro stressante, ma é veramente un SANTO stress. Uno stress che fa sentire vive e utili, e sopratutto che cela il grande desiderio di amore di ognuna di noi: dare il meglio di sè per far stare meglio gli altri. Fra trovare la camicia stirata, il gioco con le pile cariche, la cucina pulita, il bagnmo prsentabile, e cercare di essere il più poccibile ricche dentro e belle fuori: non lo facciamo per noi, almeno non solo, lo facciamo per la nostra famiglia, per sollevare gli altri dallo stress.

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  2. grazie Corie. Si era quello il post. Condivido le tue parole, solo cerco di cogliere sempre il confine sottile tra l'amore per le cose ben fatte e il perfezionismo. Il perfezionismo a tutti i costi a volte puo' stressare gli altri e allontanarli. Mi piace di piu' fare bene le cose, dall'inizio alla fine (almeno provarci) per rendere piu' bella la vita a chi mi sta vicino, senza dover per forza arrivare ad avere tutto perfetto. Vivendo da 7 anni lontano dall'Italia e mescolandomi con altre culture, ogni volta che torno trovo un perfezionismo asfissiante e rigido nelle donne italiane!! Comunque credo che ci capiamo nella sostanza! a presto

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