martedì 18 gennaio 2011

Cose urgenti e cose importanti.

Di solito non porti a casa i pensieri del lavoro. Ma la giornata di ieri aveva bisogno di essere raccontata, sfogata e ascoltata. Pressione ai livelli alti, capi, risultati economici, timing, notte a lavorare, responsabilita'. Cose che 4 bambini piccoli non possono neanche lontanamente contemplare nel loro immaginario quando vedono papa' che rientra dal lavoro e sono solo felici di rivederlo. Tu non manchi di ascoltarli, di sorridere, di giocare ma tra un discorso e l'altro leggo il tuo disappunto e la fatica professionale di questa giornata che vuoi condividere con me.
"In famiglia non ci sono cose urgenti, ma cose importanti". Cosi' diceva sempre una mia vecchia amica. E capisco che questo e' un momento importante.
"Non importa se per una sera i bambini non fanno il bagno. Non importa se per una sera la routine della buonanotte sara' piu' sbrigativa. Non importa se per una sera non ti aggiorno su tutti gli impegni da sbrigare. Non importa se per una sera la cucina rimane con la mappa della cena sul pavimento. Non importa se per una sera niente e' pronto per domani" penso dentro di me mentre avvio i bimbi alle camere da letto.
Adesso importa che i bambini dormono e io rimango a completa disposizione dei tuoi pensieri. E faccio il possibile per non fare domande. Ascolto, come mi suggerisci sempre tu.

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